Ieri sera ho assistito a un tentativo di fuga da parte di una mucca ribelle.

Erano quasi le 17 e nel paesino di Mozzio, alcuni pastori erano indaffarati a spostare le mucche e probabilmente portarle in stalla.

Ma la pecora nera della “mandria” ha invertito la rotta e preso una strada diversa.

Un mandriano allora, ha dovuto inseguirla, ma con più si avvicinava con più la fuggitiva accelerava il passo, fino a diventare una vera e propria corsa in mezzo alla strada, per fortuna poco trafficata.

L’arrivo di una aiuto pastore ha infranto i sogni della pezzata rossa.

Ricondotta al suo gruppo, mi immagino, che tristemente si sia, per forza di cose, rassegnata e magari sfogata con le compagne.

Questa breve storia per dire che le mucche, povere, fanno una vita di… brutta diciamo, sfruttate dall’uomo.

Quelle che vivono in montagna almeno godono dell’aria pulita, di foraggio esente da inquinanti, di pascoli in zone panoramiche (che a loro forse non importano molto). Ma vuoi mettere pascere in alpeggio al cospetto del Monte Rosa, della Cascata del Toce, rispetto a farlo in una stalla della pianura padana?

Visto il tentativo di evasione però evidentemente non basta, vorrebbero la libertà completa.

Io ho tifato per lei!!!

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